Il diritto di essere persona nasce con il primo respiro. L’intensità con cui avvertiamo questo diritto si riflette nel nostro modo di respirare.  Capita spesso però di accorgersi del modo in cui si respira (o non si respira) soltanto nel momento in cui, un brutto raffreddore complica l’attività respiratoria. La maggior parte della gente infatti solitamente ha un respiro poco profondo o lo trattiene.

Ma perché questo accade? La respirazione è un processo strettamente legato all’espressione delle emozioni, al livello energetico e alla vitalità dell’individuo. Respirare profondamente è sentire profondamente. I bambini piccoli, che vivono ancora in uno stato di grazia e spontaneità, respirano fluidamente. Crescendo si impara a trattenere il fiato per bloccare il pianto, a restringere la gola per non urlare e a contrarre il petto per trattenere rabbia. Ognuna di queste forme di inibizione porta a una riduzione del respiro. Lavorando terapeuticamente sulla respirazione ci si può accorgere per esempio di avere più difficoltà nella fase dell’inspirazione, fase “aggressiva” attraverso la quale introduciamo energia dall’esterno, o dell’espirazione legata alla capacità di lasciare andare il controllo e  abbandonarsi alle sensazioni del corpo.

Ripristinare una corretta respirazione appare dunque indispensabile soprattutto laddove esistano condizioni di ansia, stanchezza mentale,disturbi gastrointestinali, disregolazione emotiva, dolore fisico, depressione, e per le quali il lavoro sulla respirazione è senza dubbio benefico.

La respirazione corretta è di tipo addominale e se praticata regolarmente consente di:

  • inibire il sistema simpatico (che scatena l’eccitamento e lo stato di allerta) e attivare il sistema parasimpatico (che attiva distensione e rilassamento);
  • far funzionare meglio il corpo e la mente, eliminare le tensioni psicofisiche e a sviluppare la calma;
  • ridurre la tensione muscolare e acquisire una maggiore sensibilità e consapevolezza corporea.

In un percorso terapeutico psicorporeo, l’integrazione di questo tipo di lavoro risulta dunque prezioso per favorire l’integrazione mente-corpo e coltivare la capacità di essere consapevole nel qui e ora del momento presente.